Nova Cantica & Cantica Nova

Il progetto nova cantica è un progetto stilistico, basato su l’interazione dell’improvvisazione e della scrittura, che consiste in una serie di brani per voci polifoniche che prevedono l’utilizzo di un solista di strumenti a fiato che si inserisce improvvisando in varie maniere: completamento armonico, sostegno e contrapposizione alle voci, raccordo tra episodi e cadenze. Si tratta di due terne di Cantici scritti in latino: la scelta di una lingua morta è giustificata da un voluto effetto di arcaismo e modernità coesistenti. Anche la scrittura corale accenna a toni e modalità salmodiche utilizzando un’armonia che oscilla tra sonorità arcaiche, tonali e post-tonali utilizzando solo la voce nella prima terna e la percussione di mani e piedi nella seconda. I testi della prima terna sono originali e scritti in forma epigrammatica e frammentaria di argomento filosofico ma non religioso. I testi della seconda terna sono frammenti di Seneca nel primo cantico, un frammento della violinista settecentesca Isabella Leonarda nel secondo, e una ninna della letteratura popolare latina nel terzo. A queste due terne si aggiunge un ultimo mottetto sul testo del celebre tropo pasquale Quem Queritis-Resurrexit. La performance dal vivo è pensata per l’esecuzione in uno spazio con un’acustica con riverbero (luogo di culto o sala da concerto) ma si presta anche all’esecuzione in altri luoghi e contesti. Anche i musicisti agiscono nello spazio rompendo lo schema tradizionale palco-pubblico: il coro si frammenta in sezioni e solisti che vanno di volta in volta a seconda dei brani, agli angoli dello spazio, avanti e dietro al pubblico in maniera antifonale, intorno al solista, spostandosi nello spazio della performance, anche il solista è mobile e si sposta col mutare delle situazioni acustiche e dei brani investendo così il pubblico che viene a trovarsi nel passaggio del flusso sonoro in varie angolazioni.Tutte le composizioni sono rilasciate sotto licenza Ccbyncnd e non richiedono pagamenti di permessi per il diritto d’autore.

 

The nova cantica project is a stylistic project, based on the interaction of improvisation and writing, which consists of

a series of songs for polyphonic voices that involve the use of a solo wind instrument that is inserted

improvising in various ways: harmonious completion, support and contrast to the voices, connection between episodes and

cadences.

These are two sets of canticles written in Latin: the choice of a dead language is justified by a desired effect of archaism and

coexisting modernities. Choral writing also hints at psalmodic tones and modalities using a harmony that oscillates between

archaic, tonal and post-tonal sounds using only the voice in the first triad and the percussion of hands and feet in the

second. The texts of the first triad are original and written in an epigrammatic and fragmentary form of a philosophical topic but

not religious. The texts of the second triad are fragments of Seneca in the first canticle, a fragment of the violinist

eighteenth-century Isabella Leonarda in the second, and a lullaby of popular Latin literature in the third. To these two backhoe loaders yes

adds a final motet on the text of the famous Easter trope Quem Queritis-Resurrexit.

The live performance is designed for performance in a space with acoustics with reverberation (place of worship or hall

concert) but also lends itself to performance in other places and contexts. Even musicians act in space by breaking it

traditional stage-public scheme: the choir is fragmented into sections and soloists that go from time to time according to the songs,

at the corners of the space, in front and behind the audience in an antiphonal way, around the soloist, moving in the space of the

performance, even the soloist is mobile and moves with the changing of acoustic situations and songs thus investing the audience

which is found in the passage of the sound stream in various angles.All compositions are released under license

Ccbyncnd and do not require copyright payments.

 


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Cantica Nova e Nova Cantica
Cantica Nova e Nova Cantica Score and Part
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Nova Cantica
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Quem Queritis

Mottetto costruito sul celebre Tropo Pasquale parte del  progetto nova cantica   pensato per l'improvvisazione di un fiato ad libitum.

Motet built on the famous Tropo Pasquale part of the nova cantica project designed for the improvisation of a wind intrument ad libitum.

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Quem quaeritis (audio)
Quem quaeritis (audio) mp3
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AUDITE POVERELLE

Dopo il cantico di frate sole Audite Poverelle è il secondo testo bellissimo di Francesco che metto in

musica; non è certamente un lavoro filologico il mio, soprattutto a livello musicale, anche se mi sono

a lungo documentato prima di iniziarne la stesura. Entrambi I cantici erano destinati ad essere

cantati erano testi per musica e certamente Francesco con la sua genialità li avrà resi stupendi

anche nella musica. Facendone dei brani corali mi propongo di aiutare a meditare sul ruolo della

musica nel nostro essere uomini.

Con le laude, Francesco offre una visione della musica

consolatoria, legata alla dolcezza e al benessere dello spirito: la musica in Francesco è sempre

presente e aiuta a ravvivare la gioia della vita anche quando essa è minacciata o compromessa: la

musica è sempre via d’amore e di vita; i compagni di Francesco ci informano che il santo, in quegli

stessi giorni in cui compose la prima e più ampia parte del Cantico di frate sole, scrisse anche

«alcune parole con melodia (verba cum cantu), a maggior consolazione delle signore povere del

monastero di San Damiano, soprattutto perché le sapeva molto contristate per la sua infermità. E

poiché, a causa della malattia, non le poteva visitare e consolare personalmente, volle che quelle

parole fossero loro comunicate dai suoi compagni».

 

After the Cantico di Frate Sole, Audite Poverelle is the second beautiful text of Francis that I put into

music; mine is certainly not a philological work, especially on a musical level, even though I am

long documented before beginning the drafting. Both songs were meant to be

sung were lyrics for music and certainly Francesco with his genius will have made them beautiful

also in music. Making some choral pieces, I propose to help meditate on the role of

music in our being men.

With Laudas, Francesco offers a vision of music

comforting, linked to the sweetness and well-being of the spirit: the music in Francis is always

present and helps revive the joy of life even when it is threatened or compromised: the

music is always a way of love and life; the companions of Francis inform us that the saint, in those

same days in which he composed the first and largest part of the Song of Friars alone, he also wrote

«Some words with melody (verba cum cantu), to the greater consolation of the poor ladies of the

monastery of San Damiano, especially because he knew they were very upset by his infirmity. IS

because, because of the illness, he could not visit and console them personally, he wanted those

words were communicated to them by his companions ".


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AUDITE POVERELLE
for mixed choir 4 vv.
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Missa Tango piano reduction

Siccome molte persone mi chiedevano una riduzione pianistica della Missa Tango ne pubblico una provvisoria su questa pagina in attesa di terminare entro l'anno una revisione completa di questo mio lavoro...grazie a tutti voi che la eseguirete

Since many people asked me for a piano reduction of the Missa Tango, I published a temporary one on this page, waiting to complete a complete revision of my work by the end of the year ... thanks to all of you who will do it


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Missa Tango SATB piano reduction
Missa Tango SATB piano reduction
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Missa tango SATB
Missa Tango Voices
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CANTICO DI FRATE SOLE

Grandi Musicisti hanno musicato le parole di Francesco, a Orff a Rodrigo a Messiaen, e il mio lavoro, non osa neppure pragonarsi a questi, ma neppure a quelli di Stella o Frisina, molto popolari tra i gruppi corali amatoriali in Italia. Tuttavia ho voluto anche io musicare questo meraviglioso testo, quasi improvvisando, perche quello è il mio metodo preferito, cercando per quanto mi è stato possibile di utilizzare uno stile semplice e ripetitivo e utilizzando modalità dal tono maggiore, che si accordassero al tono giubilante del componimento Questa versione del Cantico, a parte qualche imitazione, in canone(che può essere anche eseguita monodicamente a una voce), è principalmente monodica con episodi solistici divisi da un ritornello a 4 voci; fanno eccezione i brevi episodi di Frate focu, e di Sora nostra morte corporale ( che nella mia intenzione accenna al Dies Irae di Tomaso da Celano) i quali sono quasi interamente polifonici e in imitazione. La lode e il ringraziamento finale si ripete diverse volte in solo, tutti e in canone e al testo ho solamene aggiunto omoritmicamente, alla fne, la parola latina Amen. Ho cercato di essere semplice seguendo rigorosamente il testo, cercando di dare, a mio modo, un tono gioioso e danzante.

Il brano è dedicato a Padre Filippo Venanzi e a tutti quelli che provano ad ispirarsi nel tempo presente al modello di vita semplice, umile, povero e pacifico proposto dal Santo, cosa sempre più rara e piu difficile oggi.

 

Marco Agostinelli 2019

 

 

 

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Great Musicians have sounded the words of Francis, in Orff to Rodrigo in Messiaen, and my work does not even dare to take pride in these, but not even those of Stella or Frisina, very popular among amateur choral groups in Italy. However I also wanted to play this wonderful text, almost improvising, because that is my favorite method, looking for how much I have been able to use a simple and repetitive style and using modalities with a major tone, that match the jubilant tone of the composition This version of the Canticle, apart from some imitation, in canon (which can also be performed monodically with one voice), is mainly monodic with solo episodes divided by a 4-voice refrain; exceptions are the brief episodes of Frate focu, and of Soramorte corporale(which in my intention refers to Dies Irae by Tomaso da Celano) which are almost entirely polyphonic and in imitation. The praise and the final gratitude is repeated several times in solo, all in canon and to the text I have only added omorithmically, to the end, the Latin word Amen. I tried to be simple by strictly following the text, trying to give, in my way, a joyful and dancing tone. The piece is dedicated to Father Filippo Venanzi and to all those who try to inspire themselves in the present time to the model of simple, humble, poor and peaceful life proposed by the Saint, something increasingly rare and more difficult today.

Marco Agostinelli 2019

 

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Cantico di Frate Sole
Partitura e parti
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RAPTORES ORBIS

per Coro misto a 4 voci  Testo di P.C.Tacito

Contro tutte le guerre che continuano nello stesso modo, ora come 2000 anni fa, come riporta il testo del grande storico Pubio Cornelio Tacito (55-120 D.C.)ancora oggi carico di grande significato ed emozione.  Ho cercato di metterlo in musica.

"Raptores orbispostquam cuncta vastantibus defuereterraeet mare scrutantur; si locuples hostis est, avari, si pauperambitiosiquos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opesatque inopiam pari adfectuconcupiscuntAuferre, trucidare, rapere falsis nominibus imperiumatque ubi solitudinem faciuntpacemappellant." (Agricola, XXX).

Predatori del mondo intero, ora che mancano terre alla vostra sede di totale devastazione, andate a frugare anche il mare. Avidi se il nemico è ricco, arroganti se è povero, ne l'oriente ne l'occidente possono saziarvi. Rubano, massacrano, rapinano, e con falso nome, lo chiamano impero. Infine dove fanno il deserto dicono che è la pace.

 

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Against all the wars that continue in the same way, now as 2000 years ago, as reported by the text of the great historian Pubio Cornelio Tacitus (55-120 D.C.) still charged with great meaning and emotion. I tried to put it to music.

"Raptores orbispostquam cuncta vastantibus defuereterraeet mare scrutantur; si locuples hostis est, avari, si pauperambitiosiquos non Oriens, non Occidens satiaverit: soli omnium opesatque inopiam pari adfectuconcupiscuntAuferre, trucidare, rapere falsis nominibus imperiumatque ubi solitudinem faciuntpacem appellant." (Agricola, XXX).

Predators of the whole world, now that you are missing lands to your site of total devastation, go and rummage even the sea. Greed if the enemy is rich, arrogant if he is poor, neither the east nor the west can satisfy you. They steal, they massacre, they rob, and with a false name, they call it empire: Finally where they make the desert say that it is peace.

 

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Raptores Orbis
per 4 VV. MM.
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A CRADLE SONG

2 strofe di un poema di William Blake tratto da "Songs of Innocence and of Experience" Per tutti i bambini della Siria che soffrono.

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2 stanzas of a poem by William Blake from "Songs of Innocence and of Experience”

For all the children of Syria who suffer

Audio in the section "My Music"

Below you can download the choral version with piano

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A cradle song
Choral Version
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QUASI UNA FILASTROCCA PER LA PACE

Scritta per una festa della pace, ma mai eseguita. Scritta per coro di voci bianche a 2 voci ma successivamente riarrangiata per coro a misto a 4 voci. In Italiano e in inglese.

Written for a party of peace, but never performed. Written for a children chorus of white voices with 2 voices but later rearranged for mixed chorus with 4 voices. In Italian and English.


QUASI UNA FILASTROCCA DELLA PACE

ALMOST A NURSERY RHYME OF PEACE

Pace è qualcosa di molto più di una semplice parola,

va dal guado del fiume a tutto cio che vola.

la pace ti fa sentire che ci sei, solo vivendo,

e ciò che non riusciamo a vedere o capire, solo guardando.

La pace non sopisce i desideri e i progetti,

ma li realizza tutti rendendoli perfetti.

Condividendo amore nella vita con ognuno,

la pace aiuta a divenare tutti come uno.

La pace va nella direzione dell’ esistenza

sanando i conflitti, dove c'è la sua presenza.

Ricostruisce ciò che sembrava distrutto,

ciò che sembra diviso, riunisce al tutto

Fonde insieme significati, stili e culture

creandone dei nuovi, nuove regole e strutture,

Traccia nuove libertà, segnando limiti e confini

da superare, per raggiungere distanti e vicini

per stare in questo mondo e poi in quello che sarà,

per il tempo e la natura di tutta l’umanità.

Per lasciare il meglio a chi dopo verrà

terra, aria luce, acqua, pace per l’umanità.

La pace riprogramma il nostro futuro,

abbatte i muri, richiama alla natura

La sua armonia è bellissima e divertente.

il futuro è già iniziato, allora andiamo, gente!

 

Peace is something much more than just a word,
it goes from everything that flies to the river ford

peace makes you feel that you are there, only by living,

 

and what we can not see or understand, just by looking.

Peace does not suppress desires and projects,

 

but he realizes them all making them perfect.

 

Sharing love in life with everyone,

 

peace helps everyone to become like one

Peace goes in the direction of existence

 

 

healing conflicts, where there is his presence.

 

Reconstruct what seemed destroyed,

 

brings together everything that seems divided

 

It combines meanings, styles and cultures

 

creating new ones, new rules and structures,

 

Trace new freedoms, marking limits and boundaries

to be overcome, to reach distant and near

 

tto stay in this world and then in the new world that will be,

for the time and nature of humanity

 

To leave the best for those who will come later

 

peace for humanity, earth, light air, water.

 

Peace reprograms our future,

 

breaks down walls, recalls to nature

His harmony is beautiful and fun.

 

let's go people, the future has begun!

Npw!

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ALMOST_A_NURSERY_RHYME_OF_PEACE
Children choir version
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Quasi una filastrocca della pace
Choral Version
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Quasi una filastrocca della Pace
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PRENDI UN SORRISO

TAKE A SMILE


per Coro misto a 4 voci e Tablas ad libitum Sulle parole del Mahatma Gandhi

for mixed choir with 4 voices and Tablas ad libitum On the words of Mahatma Gandhi


Il 2 ottobre dl 1869 nasceva Mohandas Karamchand Gandhi . In questo mondo Lacerato da inutili violenze, ingiustizie e distruzioni della vita in nome del profitto di pochi, sento il bisogno delle sue parole, del suo esempio, della sua grande anima.  Le parole del Mahatma Gandhi, sono per me costante esempio e mi aiutano ad andare avanti nel mio cammino. So di non riuscire ad onorarle abbastanza e so che la mia musica non aggiunge nè toglie nulla alla loro verità e alla loro bellezza, ma metterle in musica mi aiuta a riflettere su di esse e a trovare un senso dell'andare.

 

 PRENDI UN SORRISO

Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,

e fallo conoscere al mondo

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Score and Part

 

On October 2, 1869, Mohandas Karamchand Gandhi was born. In this world Torn by useless violence, injustice and destruction of life in the name of the profite of the few,

I feel the need of his words, of his example, of his great soul. The words of Mahatma Gandhi are a constant example for me and help me to move forward on my journey.

I know I can not honor them enough and I know that my music does not add or detract from their truth and their beauty, but putting them into music helps me to reflect on them and find a sense of going.                                   

TAKE A SMILE

Take a smile,
give it to those who have never had it.
Take a ray of sunshine,
make it fly where the night reigns.
Discover a source,
makes those who live in the mud wet.
Take a tear,
place it on the face of someone who has not cried.
Take the courage,
put it in the soul of those who can not fight.
Discover life,
tell it to those who can not understand it.
Take hope,
and live in his light.
Take the goodness,
and give it to those who can not give.
Discover love,
and make it known to the world..
Audio
Score and Part

Stella Refulsit Nitore

Cantico a 4 voci Miste e Piano

Testo latino  e Musica di Marco Agostinelli

Stella refulsit nitore.                                      Brillò la lucentezza di una stella.  
Sed in nocte, in frigore                                 In una capanna, di notte, nel freddo      
et singulari erga pauperes vita fuit.               tra i poveri e gli ultimi, nacque la vita. 
Quod sterilis habebatur miseros                   Ciò che era considerato spoglio e misero,
homines ad veritatem naturae dicitur.           richiamò gli uomini alla loro vera natura
Bella iam signo gladii pugnaverunt               Le spade e le guerre  non furono più
reges et potentes viribus,                             il segno della forza dei re e dei potenti,ma la
sed alterius in se vim agnoscere vultus.       capacità di riconoscere il sé nel volto dell'altro.
Pax, caritas et amor, est novi sideris lumen: Pace, carità e amore, divennero 

                                                                     la luce di una nuova stella:
lumen futurae pacis hominibus scientiam     la luce della conoscenza per un futuro                                                                                                  di pace tra gli uomini.
Spes, vero, lucem, iudicent populum.          Vita, speranza, verità, luce, giustizia ai popoli.

 Audio Partitura e parti

WINTER CANTICLE

Questo è un canto per le voci bianche e per coro misto con piano. In realtà sono due canti in due lingue diverse che condividono lo stesso accompagnamento. Il tema si accorda con delle esecuzioni natalizie.Possono essere eseguiti insieme o separatamenrte. È il mio primo lavoro in cui come autore di testi provo a scrivere delle rime e delle metriche in ilingua inglese. Ha delle movenze molto pop che potrebbero far raccapricciare i puristi della lingua e della musica, ma ormai non ho nulla da perdere...Ci sono le parti staccate e la Partitura

3 SPIRITS

per "Christmas Carol" di Charles Dickens

Continua la mia produzione multilingua: 3 canzoni per ogni spirito del Natale narrato da Dickens.Anche se nascono per essere musica per il racconto Christmas Carol, possono essere eseguiti come una piccola suite. La versione originale in inglese è poco dissimile da quella metrica italiana che ho fatto successivamente. Il primo brano è in imitazione  il secondo è una sorta di pop song in imitazione modulante  e rispolvera miei vecchi temi in polifonics textures, L'ultimo, oscilla tra metro pari e dispari sperimenta varie combinazioni vocali.Ogni archivio.zip è corredato da partitura, parti staccate,  audio tutti,audio accompagnato per ogni singola voce, e solo piano, ci sono anche i file .xml per aprirli con i software di notazione.
Ci tengo molto a questi 3 canti, perché in essi sperimento il mio amore per la letteratura narrativa, e la poesia per musica, segue la versione inglese e quella metrica italiana.

L'archivio.zip è corredato da partitura, parti staccate,  audio tutti,audio accompagnato per ogni singola voce, e solo piano, ci sono anche i file .xml per aprirli con i software di notazione.

Scarica QUI

Que nadie toque a Caín

Questo Breve Mottetto in lingua Spagnola è scritto in forma di Canzone-Milonga, a complemento della mia Missa Tango e si basa sui versetti della Genesi 4,15 di cui utilizzo l'ultima frase sovrapponendo un mio breve commento. Con esso intendo chiedere a Papa Francesco e al Concilio Episcopale della Chiesa Cattolica, la revisione e l'abolizione dell'insensato articolo 2267 del Catechismo della Chiesa Cattolica che recita

" L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani."

 Questo articolo è in contrasto,  sotto ogni aspetto, con la difesa della vita e nega la Scrittura e la speranza accettando la possibilità dell'uomo di dare la morte, dietro una improbabile ipotesi di difesa della vita.

 Il Testo:

Entonces Jehová puso señal en Caín, para que no lo hirie se cualquiera que le hallara.    Genesi 4,1-15
(Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.)
el sentimiento de expiación del pecado fue por el perdón de Dios que también protege
a los que han co- metido el mal , nos recuerda que lo que vemos co mo el bien y el mal 
son en relación con nuestro viaje en el universo y que es Dios cuando abarcamos

 

( Il sentimento di espiazione del peccato fu per il perdono di Dio, che protegge anche la vita di chi commette il male,e ci ricorda che ciò che vediamo come e bene e male sono in relazione con il nostro viaggio nell'universo che è Dio stesso quando lo comprendiamo.)

Partitura

Audio

Panis Angelicus

Di nuovo sono qui a precisare di non essere un compositore, ma un improvvisatore, tutti i brani che scrivo, progetto, redigo, sono una scusa per poter improvvisarci sopra. Passaggi, note melodiche aggiunte, sostituzione o arricchimento di accordi, cadenze, stravolgimento delle strutture originali, e tutte le intuizioni che prendono forma da luoghi, da momenti o da persone, sono motivo per me di elaborazione istantanea del Ludus Musicae.

 

Il brano è breve e vorrebbe nel mio intento, essere di facile ascolto; lo ho scritto per eseguirlo il giorno del Corpus Domini, ma anche quando piacerà.

 

So che la storia della musica occidentale ha musicato questo testo all'apice dell'ispirazione dei compositori da Palestrina a Gasparini, da Franck ad Elgar, e innumerevoli bravissimi musicisti, quindi non voglio aggiungere altro, ne' paragonarmi minimamente a loro. L'operazione che ho fatto riguarda la tecnica della ricognizione di poche formule cadenzali e di successioni armoniche, presenti nella cosiddetta musica religiosa, e non, del mio tempo, tentando di raccoglierle e perfezionarle, secondo una visione di centonizzazione più che di creazione vera e propria, quasi alla maniera dei monaci che operavano la ruminatio delle formule salmodiche e delle cadenze nel medioevo. Il linguaggio è tonale e salta alcune esperienze della musica dell'ultimo secolo, volutamente non citandole ma sottintendendole, sperando che poi riaffiorino nella fase performativa.

 Come vorrei che fosse eseguito:

 Il Lettore può leggere le strofe precedenti dell'inno, (in pratica tutto il Sacris Solemniis) mentre un improvvisatore interagisce lavorando come vorrà o sulla struttura armonica, o sulla melodia, o semplicemente su ciò che il testo gli suggerirà. Il testo può anche essere letto nella propria lingua (se in italiano vi prego di non utilizzare la celebre traduzione in rima di Don Giuseppe Riva, perché non adatta a questo contesto). Proseguirà il solista su cui il lettore potrà declamare il testo tradotto (se vorrà). Eventuali altre improvvisazioni (vocali o strumentali) potranno avvenire sulle parti B e C del brano. Nel caso di esecuzione della parte solistica con un contralto, si possono trasporre in ottava grave le battute 40-50 o anche altre ad libitum.

Il bellissimo testo di Tommaso d'Aquino mi ha sempre interessato per il suo essere ibrido tra metrica quantitativa e accentuativa, tra metrica sillabica e rima, e per quel verso con lo stupore del divino che diventa pane di nutrimento dei poveri e degli umili, (oppure: O cosa meravigliosa: mangiare il Signore, povero, servo, ed umile.) dando così compimento ai simboli delle profezie.E siccome il Divino si manifesta dove c'è carità e amore, mi piace interpretare il fatto che il fine ultimo, si raggiunga nutrendo i poveri e gli umili.

 

Marco Agostinelli

(2013)

qui partitura e parti

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3 SALMI

on questi tre Alleluja, provo di nuovo a musicare i testi dei salmi ma questa volta sul testo latino della vulgata. Ho scelto i testi in maniera del tutto pretestuosa, solo suggestionato dai riferimenti alla musica strumentale e dal rapporto che che io improvvisatore, avrei potuto intessere con la parola cantata.

Penso che ci sia un debito non ancora completamente estinto che la musica sacra deve alla musica strumentale. Alle radici della nostra cultura classica, il canto corale religioso, in Grecia era sovente accompagnato dagli auleti che suonando l'aulos, strumento consacrato a Dioniso, dio del corpo, della passione, della danza guidavano e completavano il phatos del canto.

 

Poi con la romanità, gli strumenti, specie quelli a fiato perdettero la loro connotazione mistica e religiosa, per divenire strumenti militari per il divertimento e per "l'arte" della guerra; sovente l'hydraulos (che poi diverrà nel tardo medioevo lo strumento preferito dalla chiesa) commentava i combattimenti dei gladiatori nei circhi o nelle arene dove i primi cristiani venivano martoriati e trucidati. Era logico che con l'affermazione del cristianesimo la musica strumentale fosse considerata profana, non spirituale, e con l'avvento del monachesimo e delle schole cantorum, fosse bandita dall'educazione musicale e che i vari DeMusica, da Sant'Agostino e Boezio la relegassero a divertimento per scimmie ammaestrate. Ma gli strumenti a fiato lentamente rientrarono ufficiosamente, dapprima attravarso il supporto all'apprendimento del canto e della teoria, e poi sempre piú prepotentemente con l'introduzione degli organi nell'autunno del medioevo (i due organisti non-vedenti, Landini e Paumann) tanto da apparire nell'iconografia delle feste religiose medievali dapprima sotto spoglie di angeli musicanti, ma poi anche di clerici, e poi verso meta del '400 di civili, tanto da spingere Il Papa Sisto IV a togliere la scomunica di cui godevano tutti gli strumentisti con la bolla Licet ex debito nel 1480. Da allora dopo qualche resistenza della Scuola Romana e del Concilio di Trento, dalla Scuola veneziana si irradiò il gusto della musica strumentale tanto da partorire dialoghi con le voci, stili concertati, nei coloriti stili severi del contrappunto canonico che poi saranno costantemente citati dallo stile classico e sinfonico romantico come tratto distintivo della retorica dei pezzi sacri e delle messe.

 

Mia intenzione è quella di riportare il simbolico auleta a fianco del coro come nelle scuole dove si sviluppò la lirica corale greca. A lungo l'aulos venne confuso con il flauto, fino a che l'archeologia non stabilì che era uno strumento ad ancia doppia, sarà per questo che i flautisti barocchi erano spesso anche oboisti? O i saxofonisti di jazz a volte, si cimentano al flauto e al clarinetto?

 

I testi della Vulgata vanno dalla preghiera del mattino al Laudate Dominum al Alleluja del 150; ho scelto questa versione perché volevo riallacciarmi a quel periodo del medioevo così creativo che vide il nascere dei tropi, delle sequenze e delle grandiose architetture degli organa, grandi fusioni di sacro e profano, tecnica e improvvisazione, scoperta di ciò che cum sòna nella prospettiva verticale e orizzontale.

 

Ho scelto l'alleluja salmo n.5 per la sua indicazione "Sui Flauti, di Davide"

 

per il suo testo doloroso di preghiera, di richiesta, dal phathos e sentimento scuro, con un tono diretto di dialogo con Dio. Lo strumento, il flauto contralto, si pone in un dialogo con le quattro voci femminili che lo incalzano con toni salmodici incrociando qualche madrigalismo fino a congiungersi su un cammino comune Il materiale melodico è interamente tratto dal graduale triplex.

Il secondo il salmo 116 non è propriamente un Alleluia anche se anticipa il 150 nella lode di tutte le genti, vi ho interposto l'Alleluja a mo' di minima tropatura per farne un corale. Tranne le intonazioni salmodiche tutto il materiale è di libera invenzione; uno strumento (preferirei un sax soprano) potrà interagire nelle cadenze (che saranno separate da lunghe pause) e nel corso del brano. I toni di salmodia potranno essere cantati liberamente.

Nell'ultimo Salmo, un invito a celebrare Dio con gli strumenti musicali, il testo ebraico parla di tromba (Hacocereth), Liuto (Nebel), arpa (Kinnor),tamburo (Tof) e la danza, strumenti a corda (Minnim) o Flauto (Halil)i piatti sonori (Selslim),i piatti risuonanti (Trud Selslim). Ho previsto una parte strumentale che cerca di dare un suono, agli strumenti menzionati. Si potrebbe anche eseguire con un gruppo o con un solo musicista che li suona tutti.Ho utilizzato in maniera palese la responsorialità, congiungendomi col patrimonio dell'Arte Africana in cui spirito e corpo sono nell'unico gesto. Nei libro dei salmi è presente la danza che congiunge il corpo con lo spirito. Ecco, è questo tipo di debito di cui parlavo all'inizio perché penso che lo strumento a fiato essendo azionato dal soffio (ruha in ebraico, pneuma in greco, prana in sanscrito, spiritus in latino il soffio vitale da cui viene l'eterno movimento, può indicarci quell'equilibrio, a lungo negato, nel caos della storia e dell'esistente.Questo lavoro è dedicato a Franco Radicchia, amico e grande musicista ricercatore e studioso della musica sacra antica e alle meravigliose voci del suo Gruppo l'Armonioso Incanto.

 

Marco Agostinelli(2014)

 

Partitura e audio

PATER NOSTER

Ho scritto questo brano per l'ultima scena del Musical "Gentile Pittore di Dio" una fiaba gotica in musica. Uno spettacolo di Laura Trapppetti con la regìa di Tommaso Paolucci nel 2005.

 

Qui partitura, Audio e parti

 

Qui riduzione pianistica

(piano)