Arrivederci Peppe

Ci furono  tempi e luoghi in cui le persone si chiamavano per nome e la solidarietà era un dato di fatto, non una cosa da raggiungere o a cui aspirare. Peppe proveniva da quei tempi e da quei luoghi.
Giuseppe Costarelli era nato a Scisciano, piccola frazione di Maiolati ; aveva da piccolo imparato a suonare l'Harmonium in chiesa con un prete sul metodo Bungart. Sempre Peppe rimase fedele alla chiesa, suonando l'organo nelle funzioni domenicali.
Aveva cominciato a suonare nei complessini locali, mentre la musica in Italia e nel mondo cambiava il suo stile, nascevano il rock, il pop, i cantautori, i night, le balere. Con il complesso i Notturni di Marcucci girò l'Italia in lungo e in largo, trasportando con quel mitico furgone rosso l'orchestra e i materiali. Poi si sposa e nascono le due bambine e la svolta i noleggi, il capannone,la licenza per il negozio faticosamente ottenuto a Fabriano poi la morte della moglie che lo lascia con le due bimbe. Uno spaccato di vita di un'epoca nel nostro paese. MUSICAVIVA L'unico e il primo negozio di Fabriano che trattasse vendita e noleggio di strumenti musicali. Venivano da tutta Italia per noleggiare, acquistare, e più di una volta rubare, nel Negozio.
Una fede incrollabile, che manifestava, non solo col suonare l'organo nelle funzioni domenicali o con le ripetute visite di beneficenza a Medjugorje, ma con le opere. Se qualcuno gli chiedeva aiuto o lavoro lui apriva subito le braccia e lo prendeva con sé a lavorare, senza chiedere chi fosse o se sapesse eseguire il lavoro. Più di una volta nei noleggi veniva aiutato da clochard, barboni, profughi, che a volte lo derubavano con piccoli furti, ma lui sempre benevolo verso chi non ha una casa, o una famiglia, li lasciava fare e rideva con quella sua risata contagiosa dicendo “e che sarà mai?” “non fa gnente”...
Un episodio: nel piazzale antistante il negozio era parcheggiato il mitico furgone rosso dei notturni che Peppe e Mariagrazia utilizzavano come una specie di magazzino ausiliario, lasciando alcuni residui dei noleggi. Una volta Mariagrazia trovò dei panni stesi all'interno del furgone. Scoprirono che appartenevano a un senza tetto, che viveva lì da qualche tempo, trovando il furgone aperto; ebbene Peppe, dopo aver conosciuto il barbone, gli permise di abitare nel furgone, dove abitò fino alla morte.
Peppe viveva sopra le righe con la sua attività. Faceva disperare la sua socia Mariagrazia perché noleggiava strumenti, di cui non richiedeva restituzione, vendeva a prezzi bassissimi, ed era sempre disposto ad accontentare i clienti, soprattutto quelli che non potevano pagare.
Io ancora bambino frequentavo il negozio ed ero affascinato da quel caos, casse, chitarre, pianoforti, ammassati l'uno sull'altro merce usata da cui a volte spuntavano le cose più improbabili.
Io sono cresciuto in quel caos, e amo Peppe e Grazia come se fossero dei miei Fratelli.
Peppe voleva bene a tutti e per farlo viveva in maniera scellerata, come un pazzo o come un santo, lavorando anche se era malato, senza dormire, mangiare, al di sopra delle proprie forze, animato da un'energia incrollabile e una forza fisica enorme, nonostante la piccola statura.
Il negozio passò tra fasi alterne fu martoriato da furti, incendi, spostamenti, ma sempre risorgendo nuovamente perché il fuoco dell'anima di Peppe lo sosteneva in vita.
Nonostante la malattia che lo consumava, lui trovava sempre motivo di ridere con quella apparente folle spensieratezza, che nascondeva una grande umanità e profondo amore per la vita.
Ha lavorato fino all'ultimo morendo sul campo come i grandi artisti, questo piccolo uomo con le sue grandi ali sempre mi sorreggerà e guiderà i miei passi.
Arrivederci Peppe e Grazie di tutto, anche solo per chi ti ha conosciuto e ha capito da te che ciò che conta non è quello che si fa, ma con quale spirito  lo si fa. Ora, se c'è un Paradiso è da lì che noleggerai i tuoi strumenti che volevi dare a tutti coloro che amavano la musica veramente, senza voler niente in cambio, come hai sempre fatto.

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Commenti: 6
  • #1

    Elisabetta (domenica, 17 novembre 2013 20:56)

    Ciao,
    io sono Elisabetta,la figlia di Peppe. Ho letto questo pezzo che hai scritto e volevo ringraziarti perchè riassume perfettamente tutta la vita di mio padre,un grazie di cuore.

  • #2

    agomusic (lunedì, 18 novembre 2013 10:58)

    Ciao, Elisabetta anche se non ci conosciamo bene io ti ho visto crescere fin da bambina. Porta sempre alto il nome di tuo padre, so che vi amava moltissimo, lui che col suo amore contagioso riusciva a rendere migliori tutti quelli che gli stavano vicino. Ti abbraccio.

  • #3

    Elisabetta (lunedì, 18 novembre 2013 17:39)

    Grazie.....non riesco a dirti altro...grazie di cuore...

  • #4

    Flavio (venerdì, 30 maggio 2014 10:02)

    Grazie di tutto Peppe!

  • #5

    Giampy (martedì, 31 maggio 2016 12:19)

    Ho saputo solo oggi, non sono di Fabriano ma fino a qualche tempo fa, quando ero studente universitario, venivo per acquistare qualcosa per la mia vecchia parrocchia di Jesi, dove cantavo e suonavo percussioni. Non lo conoscevo bene ma era un mito vivente per i miei amici musicisti. Sono loro che me lo hanno fatto conoscere! Quello che è stato scritto qui lo immaginavo e lo sentivo nel cuore nonostante le poche volte che ho avuto l'onore di trattare con lui l'acquisto di mixer, microfoni, cavi, aste, strumenti... non poteva essere diversamente! Non andavo solo per il prezzo, ma anche per immergermi nel suo negozio, l'odore... fare due chiacchiere, chiedere consiglio... Solo entrare da Misicaviva valeva la pena di quell'ora e mezza che impiegavo da Jesi con la mia vecchia macchina, tra andata e ritorno.
    Sapevo della sua malattia da tempo ma speravo sempre di incontrarlo in giro in qualche serata di musica qui nelle Marche. Che potesse vincere la sua battaglia.
    Ora so che in Paradiso e me lo immagino che, stringendo le mani ai tutti i santi nuovi arrivati e chiedendo il loro nome, lui dica "Bene! Bene! Bene! Bravo! Bravo Bravo!".
    Grazie Peppe per la tua Musicaviva!

  • #6

    Simone Salerno (sabato, 07 gennaio 2017 14:24)

    Behhh,la notizia mi ha sconvolto:riassumo:
    Peppe era un grande amico di mio padre,Romano,ed insieme si sono sempre aiutati perché entrambi musicisti::tantissime volte peppe è venuto a casa mia,fatto pranzi insieme,e particolarmente bevuto insieme...(e qui chiudo!!)
    UN GRANDE AMICO E COMPAGNONE....SEMPRE LA SUA RISATA CONTAGIOSA CHE TI METTEVA ALLEGRIA...!!!
    Io ero piccolo,ma tanti ricordi:poi anche io musicista,quindi spesso andavo a Fabriano per acquisti nel suo negozio pieno e colmo di TUTTO....e ripeto ...TUTTO DI PIU NON SI POTEVA!!!
    Ho un bel ricordo del nostro amico PEPPE,sempre pronto ad aiutarti e fare l'affare con pochi soldi:
    spero che nella vita ,si possa incontrare gente come lui,altruista,generoso e pieno risorse fino all'ultimo periodo della sua malattia:
    UN saluto mio caro amico Peppe!!SIMONE SALERNO di LORETO